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17 febbraio 2024

🚑 SEUS118, INCONTRO COL PRESIDENTE RICCARDO CASTRO

Abbiamo ritenuto opportuno dare voce anche alla controparte come esercizio di obiettività dell'informazione. Quindi abbiamo incontrato il presidente di Seus 118, Riccardo Castro, per fare esprimere e chiarire la posizione rispetto agli articoli dedicati dalla nostra testata all'ente che presiede, incontro ove ci ha anche rilasciato una sua nota che pubblichiamo sotto alla fine della video-intervista



Vigileremo, analizzeremo, controlleremo. Per adesso questo è quanto.




13 febbraio 2024

💥 REGIONE SICILIANA: SEUS 118 L'INCHIESTA DUE

 


Ancora SEUS 118 e la scorribande dei politicanti stanno facendo, con la compiacenza dei suoi vertici, per avvantaggiare alcuni lavoratori dell’emergenza urgenza a danno dei più (oltre 3000 dipendenti).

Per inquadrare meglio il fenomeno, assurto già agli onori della cronaca, occorre inquadrare meglio chi sono ed a chi fanno riferimento i componenti il CDA della SEUS.

La S.E.U.S. Scpa (SICILIA EMERGENZA-URGENZA SANITARIA) come abbiamo già scritto è la società consortile per azioni, a capitale interamente pubblico, in house providing, costituita tra la Regione siciliana, socio pubblico di maggioranza, e le Aziende del Servizio sanitario regionale, che assicura l’emergenza urgenza sanitaria.

Il CDA della SEUS 118 è nominata dal Governo Regionale per il tramite dell’Assemblea dei soci, di cui la Regione Siciliana è socio unico di maggioranza.

L’ultimo CDA è composto da tre componenti : 

09 febbraio 2024

💥 REGIONE SICILIANA: SEUS 118 L'INCHIESTA



 Abbiamo scritto il lungo e largo del CEFPAS, del suo Direttore e del traffico di influenze provenienti dalla politica politicante che avrebbe approfittato di una certa accondiscendenza del Management per sistemare mogli, amici e sodali. 

Apprendiamo in questi giorni che l’influenza nefasta di questi politici politicanti si estende anche in altri enti che operano nell’ambito del servizio sanitario regionale. 

La piovra tentacolare propria che caratterizza alcuni politici senza scrupoli, cerca di aggrapparsi ad ogni anfratto per fare proprio ciò che dovrebbe essere patrimonio di tutti.

17 novembre 2023

CEFPAS vs. SEUS 118 . Quando mignottocrazia e interesse privato prevalgono sulla collettività.


Come anticipato in un nostro recentissimo servizio, il Governo Regionale Siciliano, a guida dell’On. Renato Schifani, ha recentemente approvato, con la deliberazione n. 441 dell'8 novembre 2023, il DDL “Legge di stabilità regionale 2024/2026'”.

Con l’art 36 comma 5 del DDL in argomento il Governo Regionale Siciliano sta cercando di trasformare il CEFPAS da ente ausiliario del Servizio Sanitario Regionale a ente del Servizio Sanitario Regionale. 

Praticamente una certa politica politicante, composta da lobbisti ed affaristi non certo rappresentanti della collettività, sta facendo di tutto per far diventare il CEFPAS una nuova Azienda Sanitaria a valenza regionale (quindi più rilevante delle Aziende Sanitarie Provinciali).

 

Ma non perché ce ne sia una effettiva esigenza ma solo per cercare di sanare una serie di “castronerie”, con possibili risvolti in tema di responsabilità amministrative, civili e fors'anche penali, della governance del CEFPAS, rappresentato legalmente da Roberto Sanfilippo, supportato da una pletora di questuanti politici regionali, trasversali a più partiti e movimenti, più interessati a sistemare amici e parenti (anche mogli) in maniera stabile, che per dare un valido ed utile servizio per la Sicilia ed i Siciliani.


Se il Governo Regionale, pungolato da Assessori interessati (non tutti fortunatamente) e da deputati con interessi privati da soddisfare, ha sentito la necessità di fare una norma per mettere in regola il CEFPAS ammantando di legalità ciò che forse legale non è stato, sembrerebbe indubbio che tutti i rilievi, le osservazioni, le denunce, della CGIL di Cl, e degli interroganti On. Pace (NDC) e On. Chinnici (PD), e dell’On. La Vardera (Sud chiama Nord) il quale ha chiesto che del caso si occupi la Commissione Antomafia, erano sacrosanti. 

Certamente se piuttosto che mandare a casa l’amministratore dell’ente che si è reso responsabile di presunti illeciti si preferisce mantenerlo e legittimare le sue azioni  con una norma, si comprende oltre ogni ragionevole dubbio che sul tema ci sono complicità e connivenze oltre ogni ragionevole limite e che chi ha sbagliato lo ha fatto deliberatamente sapendo che presto sarebbe arrivata una sanatoria e che  

QUINDI ANCHE I NOSTRI ARTICOLI SUL TEMA HANNO CENTRATO LA QUESTIONE.