17 novembre 2023

CEFPAS vs. SEUS 118 . Quando mignottocrazia e interesse privato prevalgono sulla collettività.


Come anticipato in un nostro recentissimo servizio, il Governo Regionale Siciliano, a guida dell’On. Renato Schifani, ha recentemente approvato, con la deliberazione n. 441 dell'8 novembre 2023, il DDL “Legge di stabilità regionale 2024/2026'”.

Con l’art 36 comma 5 del DDL in argomento il Governo Regionale Siciliano sta cercando di trasformare il CEFPAS da ente ausiliario del Servizio Sanitario Regionale a ente del Servizio Sanitario Regionale. 

Praticamente una certa politica politicante, composta da lobbisti ed affaristi non certo rappresentanti della collettività, sta facendo di tutto per far diventare il CEFPAS una nuova Azienda Sanitaria a valenza regionale (quindi più rilevante delle Aziende Sanitarie Provinciali).

 

Ma non perché ce ne sia una effettiva esigenza ma solo per cercare di sanare una serie di “castronerie”, con possibili risvolti in tema di responsabilità amministrative, civili e fors'anche penali, della governance del CEFPAS, rappresentato legalmente da Roberto Sanfilippo, supportato da una pletora di questuanti politici regionali, trasversali a più partiti e movimenti, più interessati a sistemare amici e parenti (anche mogli) in maniera stabile, che per dare un valido ed utile servizio per la Sicilia ed i Siciliani.


Se il Governo Regionale, pungolato da Assessori interessati (non tutti fortunatamente) e da deputati con interessi privati da soddisfare, ha sentito la necessità di fare una norma per mettere in regola il CEFPAS ammantando di legalità ciò che forse legale non è stato, sembrerebbe indubbio che tutti i rilievi, le osservazioni, le denunce, della CGIL di Cl, e degli interroganti On. Pace (NDC) e On. Chinnici (PD), e dell’On. La Vardera (Sud chiama Nord) il quale ha chiesto che del caso si occupi la Commissione Antomafia, erano sacrosanti. 

Certamente se piuttosto che mandare a casa l’amministratore dell’ente che si è reso responsabile di presunti illeciti si preferisce mantenerlo e legittimare le sue azioni  con una norma, si comprende oltre ogni ragionevole dubbio che sul tema ci sono complicità e connivenze oltre ogni ragionevole limite e che chi ha sbagliato lo ha fatto deliberatamente sapendo che presto sarebbe arrivata una sanatoria e che  

QUINDI ANCHE I NOSTRI ARTICOLI SUL TEMA HANNO CENTRATO LA QUESTIONE.

Ma oggi non vogliamo scrivere  solo di CEFPAS, che comunque rimane nei nostri pensieri e nelle nostre attenzioni. Cosi come la Sanità della Regione Siciliana ormai giornalmente “stuprata” da certa politica regionale propensa alle marchette piuttosto che a fare l’interesse della Sicilia e dei Siciliani. 

Ci occupiamo anche di SEUS 118 SICILIA, perché vogliamo esplorare con voi questo ente e l’universo che rappresenta, cercando di trovare le similitudini col CEFPAS ma anche le disparità di trattamento riservare alla società ed al suo personale, pur essendo anch’essa un ente ausiliario del servizio sanitario regionale, forse più che il Cefpas.

Abbiamo avuto modo di parlare con diversi funzionari ed operatori del SEUS 118 SICILIA ed anche con alcune sigle sindacali che rappresentano i lavoratori e ci siamo fatti spiegare una serie di dinamiche per capire e scrivere meglio di loro, di quello che fanno per i Siciliani e della disparità di trattamento riservata ai dipendenti del SEUS rispetto agli aspiranti stabilizzati del CEFPAS che questo artico del DDL cerca di avvantaggiare. 

La   S.E.U.S.   S.C.p.A. , è una Società Consortile partecipata dalla Regione Siciliana e dalle Aziende Sanitarie Provinciali, svolge l’attività di Servizio di Trasporto per l’emergenza-urgenza 118  del servizio pubblico Soccorso-Sanitario.

In un modo o in un altro, chiunque di noi mortali ha avuto modo di richiedere l’intervento del SEUS 118, e di beneficiare dei servizi dei suoi operatori. Giornalmente, H24, 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno, gli operatori del 118 rispondono prontamente, su tutto il territorio regionale, isole comprese, alle chiamate di emergenza che arrivano alla centrale operativa, per portare soccorso a chi ne ha bisogno, dagli infartuati ai traumatizzati, dai giovani agli anziani, dalle persone fragili a chi ha un malore o un problema improvviso di salute che non può essere affrontato nell’immediato col medico di famiglia. 

Il loro intervento, in  molti casi, è provvidenziale perché gli autisti soccorritori, talvolta col supporto medico dei medici, intervengono quotidianamente salvando migliaia di vite, raccogliendo a casa o per strada o ovunque sia necessario, persone bisognevoli di assistenza immediata, stabilizzando le loro condizioni di salute lungo il percorso verso l’ospedale.

Ebbene questi angeli, quasi 3200 unità di personale,  non sono impiegati della Regione Siciliana, che li utilizza (sfrutta?), e nemmeno delle Aziende Sanitarie Provinciali, a cui assicurano un servizio indispensabile, ma piuttosto di una Società Consortile, di fatto privata, che applica il CCNL AIOP (Associazione Italiana di Ospitalità Privata). 

Paradossalmente mentre per i dipendenti a tempo determinato del CEFPAS, assunti in maniera che da più parti viene denunciata come discutibile, e che non assicurano nessun servizio salvavita (invero nemmeno servizi sanitari nell’accezione più classica), si preparano al colpo di mano che potrebbe aprire loro le porte alla stabilizzazione in un Ente Pubblico, col CCNL della Sanità Pubblica e con le prerogative riconosciute dalla norma nazionale per i precari COVID (ma retroattivamente si può?), i Dipendenti del SEUS 118 vengono usati, sfruttati, impiegati in condizioni indecenti, che talvolta hanno dato luogo a inchieste e denunce, senza alcuna concreta prospettiva di diventare, un giorno, dipendenti dell’ente pubblico che ne sfrutta competenze, capacità, abnegazione, oltre ogni limite.

Quindi in questa nostra terra flagellata da una politica inadeguata, fatta in parte da gente più interessata a fatti personali che ad occuparsi degli interessi dei siciliani, si continua a privilegiare chi dietro la scrivania si sollazza, anziché a chi da’ la propria vita giorno dopo giorno, H24, macinando migliaia di chilometri, salvando vite umane. 

Invero bisogna ricordare, che cosi come denunciato dalla CGIL di Cl, scritto dal collega Barresi di Repubblica, ed evidenziato dal nostro blog con 18 articoli, al CEFPAS siedono (o sono stati seduti nel recentissimo passato) mogli e figli di politici, amici, amici degli amici di questo o quel maggiorente politico, rappresentanti locali di partiti, consiglieri comunali e provinciali in carica o dismessi, col principale merito di avere un padrino politico alle proprie spalle. 

Il Caso più eclatante quello della sig,ra Simona Sinatra, moglie dell’On. Riccardo Gallo Afflitto, parlamentare regionale agrigentino di Forza Italia, uomo di riferimento dell’ex Senatore di FI Dell’Utri.

Così mentre un Dipendente SEUS 118 che per situazioni personali di salute, se non più idoneo a prestare servizio, viene sospeso e tenuto a casa senza assegno (sospeso dalla retribuzione) perché il SEUS 118 è ente privato ed il CCNL applicato è AIOP, un dipendente assunto al CEFPAS, a tempo determinato, in erronea (??)  applicazione di legge con l’impiego del CCNL Sanità Pubblica (non pertinente), grazie alla benevolenza di una certa politica si prepara alla stabilizzazione e di godere a vita dei benefici di essere un pubblico dipendente, presso un ente che non assicura un servizio sanitario salvavita, ma eroga più semplicemente formazione professionale rivolta al personale sanitario e gestisce progetti che poco hanno a che vedere con la tutela della salute pubblica, se non di riflesso (fatti già all’attenzione delle autorità inquirente).

Eppure l’On. Riccardo Gallo Afflitto al SEUS 118 come al CEFPAS ha la sua influenza. Infatti mentre nel primo ha piazzato come vice presidente il dott. Pietro Marchetta, nel secondo ha sostenuto fortemente la riconferma di Roberto Sanfilippo.

Però nel primo ci sono solo poveri lavoratori di cui ci si interessa solo in procinto di competizioni elettorali (ci riferiscono dipendenti del SEUS 118 che il dott. PIETRO MARCHETTA, puntualmente, per ogni competizione elettorale in provincia di Agrigento, recluta tra i dipendenti i supporter del suo sponsor) mentre nel secondo c’è la moglie (precario di lusso – uno dei pochissimi rimasti nell’organico dei pecari CEFPAS, con vari contratti nel tempo, che scala la gerarchia degli uffici amministrativi del CEFPAS dall’anticorruzione al provveditorato). Giustamente l’On. tiene Famiglia e le priorità sono priorità. E con la Famiglia non si scherza !!!

Ma se l’On. Gallo Afflitto ha un motivo del cuore per privilegiare il CEFPAS, così come altri maggiorenti politici di Agrigento e Caltanissetta, non si comprende come il Governo Regionale, a dispetto dei proclami fatti in campagna elettorale, piuttosto che dare ai Siciliani una terra di cui essere orgogliosi, si presta ancora, miserevolmente, a far fare marchette per l’onorevole dellutriano di turno o l’assessore lombardiano di turno o a chiunque altro che ha un interesse a sanare le castronerie perpetrate da Sanfilippo e di creare le basi per stabilizzare alcune persone che catalizzano le loro attenzioni.

Praticamente il Governo Regionale, in un momento cosi delicato per la Sicilia ed i siciliani, piuttosto che tracciare una strada per dare stabilità, serenità e futuro a tanti lavoratori, si lascia coinvolgere in una manovra per dare un futuro a quattro "famigli" della politica che godono di attenzione negli interessi personali, sostegno ed aiuto, di politica irriverente, burocrazia compiacente e loby di interesse, cercando di sanare una recente gestione del CEFPAS che viene additata da più parti come poco appropriata e pertinente (iilegittima in verità per molti aspetti), e dove i dipendenti di ruolo vengono vessati ed esautorati ogni giorno a vantaggio dei precari prossimi alla stabilizzazione "familiare". 

Da attenti osservatori non possiamo che manifestare sincero disgusto per questi comportamenti inqualificabili della politica ed esortiamo tutti coloro che vedono in questa vicenda appena tracciata una ingiustizia sociale ad alzare la testa e di ricordare che il loro voto è importante e che la prossima competizione elettorale serve per punire chi ha mancato loro di rispetto.

Noi continuiamo a vigilare ed a denuncia in ogni sede opportuna supportando le autorità inquirenti, ma è arrivato il momento che il popolo insorga assieme ai propri rappresentanti che siedono al parlamento regionale e che dia voce al proprio dissenso per il bene di tutti e non dei pochi marchettari.