26 maggio 2020

SCANDALO GIUSTIZIA, INTERCETTAZIONI PALAMARA - E VOILA', SPUNTANO MINNITI E ZINGARETTI


Luca Palamara ben poco bipartisan. Dalle intercettazioni non emerge solo il monito minaccioso agli altri togati "di attaccare Matteo Salvini" anche se ha ragione, nelle chat spunta anche un sicuro apprezzamento per Nicola Zingaretti candidato alle regionali del PD "renziggiato".
A marzo 2018 - com ricorda Il Giornale - Zingaretti vince alle regionali e l'ex presidente dell'Anm si compiace: "Grande Nicola. Grande vittoria". La loro conversazione continua, questa volta in tempi peggiori, quando il 23 maggio 2019, vigilia delle Europee, diventato leader del Pd si preoccupa: "Se perdo avrò molto tempo libero". Immediata la replica di Palamara: "E noi ti vogliamo molto occupato".

Insomma, l'indirizzo politico del magistrato indagato per corruzione è chiarissimo. Palamara si complimenta con Zingaretti che intanto - prosegue il quotidiano di Alessandro Sallusti - da luglio 2018 è a sua volta indagato per un finanziamento dalla procura di Roma di cui Palamara fa parte. 

Ma Zingaretti non è l'unico piddino con cui Palamara intrattiene conversazione. Nelle intercettazioni sono emersi anche botta e risposta con Marco Minniti, ex ministro dell'Interno. I due discutono sulla nomina di Federico Cafiero de Raho. "Cerchiamo adesso di salvare il soldato de Raho" dice Minniti. "Si - risponde Palamara - il mio intervento in plenum é stato in questo senso". E Minniti: "Perfetto. Lavoriamoci". 

E il gioco è fatto: a Cafiero de Raho andrà infatti poi la prestigiosa poltrona di procuratore nazionale antimafia. Intrecci, questi, parecchio oscuri, ma altrettanto chiari, che fanno emergere una giustizia orientata e a dir poco preoccupante.