Sembrerebbe una normalità la scelta dei nomi inseriti nella lista blindata che di fatto porta all'ARS sei personalità che accompagneranno il presidente Schifani nella vittoria annunciata e che governeranno l'Isola nei prossimi 5 anni. Rispetto all'articolo apparso su La Sicilia vi è stata una modifica. Al posto di Ester Bonafede i centristi mettono, sul filo di lana, Serafina Marchetta, moglie del segretario regionale dell’Udc Decio Terrana.
Al di la della scelta, che è caduta su i più rappresentativi della coalizione, queste scelte avranno una ricaduta sulla politica catanese e sulle elezioni regionali. In particolare su Fdi, Lega e Autonomisti. Ma andiamo con ordine.
FdI, con Gaetano Galvagno blindato, (1° nel listino dietro Schifani), che i bookmakers danno primo anche nella lista provinciale a Catania per preferenze, fa scorrere la lista e quello che poteva essere il primo dei non eletti potrebbe avere serie possibilità di raggiungere lo scranno a Sala d'Ercole.
Gli Autonomisti del MPA, mantengono la promessa di togliere il tappo dalla lista, rappresentato da Giuseppe Lombardo (5° nel listino), per far correre tutti gli altri che avrebbero avuto, di contro, un senso di frustrazione.
Al contrario succede per Prima l'Italia-Lega dove il tappo rimane e le promesse di fare spazio ai peones risultano vane alla prova dei fatti. Sammartino, infatti, non va alle nazionali e nemmeno nel listino, così da precludere, a chi corre in quella lista, ogni speranza. Ma si sa, come sempre, chi di speranza vive disperato muore.