La delegazione del Movimento 5S composta da Beppe Grillo, Vito Crimi e i capigruppo di Camera e Senato Davide Crippa ed Ettore Licheri: "Abbiamo ribadito che serve una maggioranza politica solida che possa sostenere un governo solido, superando quelle criticità che hanno portato alla fine del governo Conte 2. Non dimentichiamo gli atti fatti da qualche politico, ma siamo pronti a superare ogni cosa per gli interessi del Paese. Abbiamo dato le disponibilità qualora ci fossero le condizioni. Ci saremo con lealtà".
"Abbiamo sentito l'inizio di un percorso interessante del Paese. La settimane prossima ci siamo impegnati a entrare nel merito non diciamo un sì e o un no. Sentir parlare di lavoro di fondi europei e non di mance ci ha assolutamente confrontati", ha commentato Salvini al termine del confronto con Mario Draghi. "Noi non poniamo condizioni nè su persone, nè su idee, nè su Movimenti. È un momento in cui il bene del Paese si deve superare l'interesse personale, partitico e di coalizione". Una botta a Giorgia Meloni quest'ultima battuta.
Anche sul tema europeo, Salvini sembra in linea con Draghi: "Abbiamo parlato di Europa, qualcuno dice no alla Lega sventolando la bandiera europea priva di contenuti. Noi siamo in Europa e non penso che né de Gasperi, né De Gaulle quando avviarono questo percorso pensarono alla direttiva Bolkestein. Vogliamo far parte di una governo che vada a Bruxelles a tratta a testa alta".