02 febbraio 2024

👁️👁️ CHIUDE L'ALBERGO DEI POVERI. I Retroscena che nessuno dice. 1° puntata


Iniziamo con le dichiarazioni del Commissario Regionale Giovanni Rovito:
 
  (fonte videostar)

Evidentemente il sindaco avrà avuto cose più importanti (feste e festini) alle quali adempiere che pensare e potere interessarsi della sorte di un Ente storico e di 24 lavoratori che in questi anni hanno operato quasi da volontari non percependo alcun emolumento. Nel video il commissario Giovanni Rovito appare molto accondiscendente nei confronti di un'amministrazione comunale "afona" e non dice tutta la verità
Veniamo alla questione e ai retroscena. 

l'IPAB “Residence Salvatore Bellia – S. Luigi Gonzaga – Costanzo Cutore” di Paternò (CT), è una straordinaria istituzione della città. Rappresenta da sempre il baluardo dell’accoglienza socio assistenziale della comunità e garantisce, a circa 40 utenti anziani e disabili, servizi residenziali di ricovero e cura.  

Apprendiamo in queste ore, per formale ammissione del Commissario Straordinario, grazie ad una intervista rilasciata, che l’IPAB è in procinto di chiudere. L’Istituzione ha infatti  accumulato debiti per oltre 6 milioni di euro e non è più in condizione di reggersi economicamente. 

Una decina di dipendenti di ruolo ed una quindicina di operatori professionali rischiano di restare senza un lavoro e circa quaranta utenti dovranno essere ricollocati presso altre strutture del comprensorio.

Ma andiamo per ordine !!!!

Il Commissario Straordinario, che rappresenta la Regione Siciliana, afferma che per disposizione della Amministrazione regionale l’Istituzione è destinata irrimediabilmente alla chiusura, per Liquidazione, considerato che il monte debiti è maggiore dei crediti ed anche dell’intero patrimonio di proprietà. Ed afferma anche che il Sindaco Naso e la sua Giunta sono al lavoro per trovare una soluzione per garantire la continuazione delle attività sotto l’egida comunale.

Abbiamo parlato con un avvocato esperto di Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza, che conosce molto bene l’l'IPAB “Residence Salvatore Bellia – S. Luigi Gonzaga – Costanzo Cutore” ed anche la normativa di settore che in Sicilia è diversa che nel resto d’Italia per le prerogative statutarie siciliane.

Il nostro amico legale ci racconta che in realtà l’ente versa in precarie condizioni già da molti anni. Già nel  2016 (oltre 7 anni fa) l’Istituzione fu in procinto di essere estinta e patrimonio e personale assegnati al Comune di Paternò. In quel frangente i debiti erano di poco più di due milioni di euro e quindi di gran lunga inferiori agli attuali ed il valore degli immobili di proprietà di oltre 4 milioni di euro, ben superiori al monte debiti. Sostanzialmente una operazione vantaggiosa per il Comune che avrebbe potuto entrare in possesso dell’ingente patrimonio, impiegando il personale ivi presente per continuare a rendere assistenza ai nostri anziani. Invece così non fu e l’amministrazione del tempo si oppose fermamente alla estinzione, promosse ricorso prima al TAR e poi al CGA e quest’ultimo organismo avanzò richiesta alla Corte Costituzionale per valutare se la norma posta alla base della estinzione fosse costituzionale o meno. Nel 2020 gli Ermellini decretarono la norma in argomento incostituzionale e il provvedimento di estinzione fu revocato. 

Il risultato dell'azione dell’amministrazione comunale fu nefasto e l’Istituzione rimase nel limbo, in attesa che la Regione Siciliana trovasse una via di uscita che non è arrivata fino ai giorni nostri. Peccato che l’ammontare dei debiti è triplicato e che adesso il patrimonio, anche se ipoteticamente fosse messo in vendita, sarebbe insufficiente a pagare i debiti. 

Allo stato attuale quindi la disfatta è assodata !!!  Quello che c’è da chiedersi è come mai sette anni fa l’Amministrazione comunale di Paternò si è sottratta al dovere civico di farsi carico dell’IPAB dei suoi utenti e del suo personale, con un valore della differenza tra patrimonio e debiti nettamente positivo (+2mil), e adesso che il valore e negativissimo (-2mil), il Sindaco Naso e la sua Giunta lavorano ad una (pseudo) soluzione che certamente potrà portare alle casse del Comune di Paternò solo debiti. Cosa ci sarà dietro questa operazione che sa solo di propaganda??? Oppure si tende alla cessione ad un privato?

Riteniamo assolutamente inderogabile salvare l’Istituzione ma riteniamo che vadano al contempo ricercate le ragioni del dissesto e vengano attribuite ai responsabili, politici ed amministratori, gli oneri di un fallimento che non è solo della istituzione ma dell’intera comunità di Paternò, che rischia di essere privata di un patrimonio storico, artistico, assistenziale ed occupazionale di siffatta portata per la ineguatezza di una certa politica che armeggia ogni giorno solo per arrecare danni alle popolazioni locali con un occhio agli interessi personali e l'altro al consenso elettorale. 

Ci permettiamo inoltre di dubitare (noi ne abbiamo certezza) che la Regione Siciliana abbia disposto la liquidazione dell’Istituzione per propria iniziativa e ci faremo carico acquisire tutta la documentazione (che ci dicono già pronta), presso la Regione Siciliana, la Prefettura, le Organizzazioni Sindacali che rappresentano i lavoratori, per fare comprendere cosa effettivamente sia successo (noi lo sappiamo ma siamo in attesa degli atti che pubblicheremo) per svergognare fino all’estremo i responsabili di questo delitto immeritato frutto solo di ignoranza, incompetenza e malagestio della cosa pubblica eterodiretta dalla politica locale che evidentemente non riesce ad amministrare con buonsenso nemmeno un condominio.

Alla prossima!