06 dicembre 2023

🇧🇹 MIGNOTTOCRAZIA SICILIANA, la politica dei due forni e lo strabismo di stato


“Il concorso per l’assunzione di 46 agenti forestali, il cui esito aveva sollevato più di un sospetto, verrà annullato”. 

Lo ha annunciato lunedì 4 dicembre 2023 il sempre più isolato e disorientato Presidente della Regione Siciliana, ON.Renato Schifani, dopo avere ricevuto la relazione degli ispettori che ha nominati a novembre. 

Come è noto il concorso aveva visto come vincitore (1° in graduatoria) il figlio dell’ex capo della Forestale, Giovanni Salerno (burocrate da sempre molto vicino all’ON. SAVERIO ROMANO di NOI per l’ITALIA), che pur essendo andato in pensione, con uno dei suoi ultimi atti, prima dello svolgimento del concorso, ha nominare come presidente della  commissione esaminatrice il collega ed amico dott. Salvatore Di Salvo, Dirigente Regionale, Agronomo, (anch’esso vicino alle posizioni politiche dell’ ON. SAVERIO ROMANO di NOI per l’ITALIA), sembrerebbe già recidivo e condannato alla Corte dei Corti per altri pasticci. 

Bene quindi ha fatto il Presidente Schifani a revocare le procedure concorsuali “taroccate”. Del resto se il Presidente ha ritenuto di avviare la procedura di annullamento è evidente che la commissione degli ispettori ha fatto rilevato profili di illegittimità. 

Ma ciò che non si comprende è come mai il Presidente Schifani, in alcuni ambiti è solerte, vigile e reattivo ed in altri è sonnacchione e distratto.

Abbiamo infatti constatato che almeno in due circostanze, e sono solo le più evidenti e sotto gli occhi di tutti, ha lasciato correre arrecando gravi pregiudizi all’immagine, alle casse della Regione Siciliana ed al comparto ad essa collegato.

Parliamo di due enti importanti della Regione Siciliana il CEFPAS e la FOSS.

Il CEFPAS come è noto è l’ente pubblico regionale che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) formare gli operatori della sanità pubblica regionale. Con 18 articoli, e dovizia di particolari, abbiamo descritto tutte le scorribande messe in atto dal Direttore del Centro, Roberto Sanfilippo, oggi sostenuto da pezzi di Forza Italia, da pezzi di Movimento per l’Autonomia, dal silenzio dell'opposizione legalista per finta, Ente che ha perpetrato una serie lunghissima di assunzioni dal sapore fortemente clientelari, contrastate dall'ex Commissario Straordinario Giovanna Segreto, intervenuta in un momento di temporanea vacatio del Direttore del Centro, e recentissimamente in buona parte riprese, soprattutto per dare una prospettiva occupazione (come non ricordare la moglie dell’ON. GALLO AFFLITTO, uomo forte di Forza Italia in Sicilia.. 

Oltre ai nostri 18 articolo ci sono state due interrogazioni parlamentari (ON PACE – NDC e ON CHINNICI), numerosi esposti e una richiesta di audizione in commissione antimafia dell' ON. LA VARDERA – SCN), ma che finora dimenticate. Un oblio sospetto.

Il Presidente della Regione, nonostante tutto ha riconfermato nella carica il Direttore del Centro Sanfilippo, alla guida del CEFPAS, nonostante denunce esposti ed articoli di giornali di ogni tipo. Ma ancora peggio nel DDL riguardante la finanziaria, in discussione in questi giorni, ha consentito l’inserimento di una norma che sanerebbe tutte le illegittime assunzioni messe in atto al CEFPAS da fine 2019. 

QUESTA LA POLITICA DEI DUE FORNI!!! CHE NON CI ASPETTIAMO DA SCHIFANI, dal governo regionale, dai parlamentari siciliani. !!! Da un lato, dove ci sono evidenti interessi non forzisti il nostro beneamato Presidente è stato ligio e rigoroso mentre per il CEFPAS è stato distratto è noncurante, lasciando che si continuassero a perpetrare "illegittimità" in ossequio ad esigenze familiari, di deputati e del loro cerchio magico.

Ci siamo  stupiti, disgustati, abbiamo scritto in tutti i modi possibili, trasmettendo le nostre denunce giornalistiche alle autorità competenti. confidando in un riscontro che speriamo arrivi presto. 

Confidavamo anche che si trattasse, ancorché di un caso disgustante, di una situazione isolata, invece scopriamo che così non è.

Infatti anche in un altro ente regionale è stata perpetrata una analoga distrazione. E’ il caso della FOSS e del suo Sovrintendente Andrea PERIA GIACONIA.

La FOSS è la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, ente lirico sinfonico partecipato dalla Regione Siciliana. Ai vertici è stato posto Andrea Peria Giaconia, già miccicheiano ora passato alla corte di Schifani che ha assunto l’incarico di Sovrintendente con un compenso di quasi 100.000 euro annui. L’incarico di Sovrintendente alla FOSS è un incarico esclusivo e come tale chi lo ricopre non può fare altro. Invece l’uomo nuovo di Schifani (una vecchia volpe del mondo degli spettacoli) ha collazionato in aggiunta al primo incarico “esclusivo” una lunga serie di altri incarichi, sommando funzioni e compensi, senza che il Presidente Schifani si accorgesse di nulla (sic!!!). Invero la circostanza è impossibile visto che alcuni di questi glieli ha conferiti direttamente o indirettamente proprio il Presidente Schifani (PRESIDENZA CORECOM e SOVRINTENDENZA DELLA FOSS) altri li ha avuto in forza della “lottizzazione” di incarichi al Comune di Palermo (pare sua la sua cooperativa Terzo Millennio ha avuto affidato la gestione del festino ed invero in precedenza anche tante altre iniziative).

E QUESTA SEMBREREBBE LA POLITICA DEI DUE FORNI!!! E QUESTA VOLTA SCHIFANI NON SOLO NON CI STUPISCE, MA CI DISGUSTA.

Da un uomo delle istituzioni, già ex Presidente del Senato (seconda carica dello stato), oggi prestato alla Presidenza della Regione Siciliana per contrastare l’ex collega di partito Gianfranco Miccichè, ci saremmo aspettati rigore e prontezza di riflessi nel rimuovere ogni illegittima illogicità. A combattere ogni cosa che potesse in qualche modo inficiare l’immagine della Regione Siciliana. 

Ed infatti lo ha fatto con il concorso della Forestale, evidentemente orbitante nell’area centrista. Ma non ha fatto nulla per disturbare il saccheggio del CEFPAS, e nemmeno della FOSS per interrompere le illegittimità messe in atto. 

Il Presidente Renato SCHIFANI, purtroppo per tutti i siciliani, è strabico, ma diventa ligio e rigoroso quanto le questioni riguardano le altre forze politiche mentre si “distrae” quando riguardano la sua ed i suoi amici e sostenitori. 

Un comportamento inqualificabile, che va combattuto in ogni sede, a cominciare dalla finanziaria regionale che confidiamo venga epurata da tutte quelle porcate proposte per fare marchette e clientele. Basta con i silenzi delle opposizioni, che blaterano, annunciano chissà che di azioni concrete e poi … vero on. La Vardera? Vero on. Chinnici? Vero on. Pace? Basta MIGNOTTOCRAZIA. Il silenzio è complicità.