29 ottobre 2023

🎯 CEFPAS, QUESTO MISTERO BUFFO. Parla Super Raf.


Ci siamo interessati dell'ente CEFPAS, per alcune sollecitazioni che provenivano non dalla politica ma da sindacati, lavoratori vessati, funzionari, che conoscevano benissimo cosa avveniva nel Centro. Abbiamo preteso tutta la documentazione prima di scrivere una sola riga. L'abbiamo studiata, analizzata, acquisito spiegazioni fatto incontri ed abbiamo, poi certi di cosa scrivevamo iniziato una inchiesta giornalistica che avrà sicuramente risvolti eclatanti. Anche la redazione di Report Rai3 ci ha chiesto di potere usare la nostra inchiesta acquisendo i nostri articoli, definiti molto puntuali e documentati.
Detto ciò vorremmo precisare, visto l'attacco sui temi ricevuto, anche perché siamo solo noi ad avere iniziato questa lotta con i mulini a vento, nella certezza che non finirà alla don Chisciotte, che nessuno vuole distruggere il CEFPAS, così come sostiene il presidente Lombardo, ricordandogli che quando lui era presidente della Regione aveva avuto lui perplessità sul Centro e lo ricordiamo benissimo. 
Ma come si sa col mutare del tempo e delle condizioni climatiche, si cambia anche idea, per ragioni politiche ovvero elettorali, per "proteggere" qualche suo assessore, non sappiamo.
Qualche giorno addietro, infatti ci siamo incontrati con un esponente di primissimo piano della politica regionale di centro-destra, informatissimo più di tutti e che vuole rimanere nell'anonimato, il quale ci ha tessuto le lodi del CEFPAS come centro d'eccellenza nazionale, ma che non poteva rispondere su chi avrebbe malversato la pregevolezza assoluta dell'ente in questione, fatti ci dice il nostro interlocutore, «appresi da voi e che se così fosse sarebbe gravissimo». Noi, infatti, come detto, condividiamo tali valutazioni e siamo d'accordo con Lui e Lombardo, che il CEFPAS sia un ente di pregio nazionale. Bisogna però vedere cosa ne ha fatto chi lo ha governato e lo governa tutt'ora. 
Raffaele Lombardo che noi conosciamo molto bene e che spicca nel panorama politico odierno e non solo in Sicilia, per la sua grande intelligenza, non può farsi tirare la giacca, anche se chi gli si appende, sia ancorché suo amico e sodale politico, avendo ad abundantiam in sala, la presenza di Roberto Sanfilippo, capo dell'ente, oggetto dell'intervento. Ma era là per caso oppure per "inchinarsi, ad esprimere servilismo, a baciare la pantofola?". Lo scopriremo prestissimo.
Un consiglio benevolo diamo all'amico Raffaele, prima di rendere sue pubbliche dichiarazioni, avrebbe dovuto conoscere bene tutte "le carte" e i documenti, oltre a leggere ciò che abbiamo scritto con dovizia di particolari. 
Sa, per caso, Lombardo se le autorità stanno esaminando il caso? E che quindi così avendo detto farebbe un clamoroso autogol? E non è da lui essere leggero.