11 settembre 2023

🎯 LE STORIE INFAMI 1: CEFPAS NEL MIRINO

 

Da qualche mese, tra le altre notizie, abbiamo cominciato a dare attenzione ad alcune riguardanti il CEFPAS di Caltanissetta. Vorremmo però chiarire che non abbiamo nulla contro il CEFPAS, che consideriamo strumento utile e pregevole, ma nemmeno col personale di ruolo, che dall’apertura ad oggi ne ha ha supportato le funzioni. 

E non abbiamo nulla di personale con i soggetti che hanno temporaneamente lavorato al CEFPAS, assunte con contratti a tempo determinato, co.co.co., personale sfruttato, non solo lavorativamente ma anche..., sbandierando l’ipotesi di una stabilizzazione che si rivela farlocca. Tutto impiegando modalità di assunzioni che sono contra legem, ma questo lo accerteranno gli inquirenti.

Le ingiustizie, l’arroganza e lo strapotere di una gestione che ha assunto la guida dell’Ente, alla fine del 2019, con la convinzione di essere non il responsabile della gestione ma il boss con coperture e importanti complicità politiche non li sopportiamo e non essendo noi verginelli sappiamo bene come funziona.

Come non gradiamo nemmeno il servilismo smodato di quei dipendenti di ruolo proni e disponibili ad ogni nefandezza pur di servire il boss che, in cambio della propria viscida sottomissione, ricevono promozioni rocambolesche ovvero beneficiati con assunzioni di parenti che in seguito renderemo note, la documentazione l'abbiamo già ricevuta insieme a segnalazioni di ogni sorta. 

Non ci piacciono promozione e assunzioni clientelari  a spese delle persone  qualificate e competenti. Ma negli anni di contro sono state privilegiate amici e parenti di esponenti politici di primo piano, o amici personali del boss  piazzati in posti chiave, ai fini di vantaggi personali nelle funzioni esercitate. Tanto più i prescelti sono squalificati ed inadeguati, vengono lautamente ricompensati, quando con cotante risorse finanziarie si sarebbero potute impiegare pregevoli risorse per far decollare l’Ente e rendere alla Sanità Siciliana la formazione necessaria.

Proprio così, in pochi mesi, questi, hanno occupato militarmente uffici, servizi, funzioni, per indirizzare interessi particolari. Mentre i dissidenti, chi non piega la propria dignità viene emarginato, esiliato, vessato. 

Non ci è piaciuto ancora che l’Ente ha ridotto al minimo il proprio impegno nella mission aziendale per privilegiare progettoni multimilionari che poco o nulla avevano ed hanno a che fare con la formazione professionale in ambito sanitario, infatti diverse Procure indagano su questo tema e non solo su questo, perché si ipotizza un uso distorto delle risorse. 

Al riguardo ci è stato riferito che l’Assessore Giovanna Volo, che non sembrerebbe essere innamorata dell’Ing. Sanfilippo dei suoi modi e della Sua gestione, sentita proprio sui progetti milionari, di cui ha appreso notizia proprio in quella occasione, al proprio rientro in assessorato ha cominciato a revocare diversi affidamenti, dopo avere constatato l’inerzia dell’ente. 

Ma il vero paradosso è che nell’attesa di ricevere finanziamenti “straordinari” la gestione del boss cefpas ha impiegato le risorse ordinarie dell’ente, destinate alla formazione sanitaria ad altro, distogliendole alle funzioni essenziali dell’ente. 

Abbiamo avuto modo di constatare  la istituzione di uffici che sembrano ministeri (per mobili, arredi, attrezzature, location), affidati ad amici con un passato rocambolesco, ancora al vaglio delle autorità giudiziarie, o esecuzioni di lavori di ristrutturazione dei locali residenziali destinati alla èlite dell’ente.

Molte le cose abbiamo da dire e molte di cui diremo. 

In atto abbiamo raccolto e collazionato carte e documenti, che renderemo note, e raccolto le prime testimonianze che suffragano le carte ricevute, di cui daremo contezza pubblicamente e alle autorità.

Chi ha da parlare parli adesso perché dopo quando la slavina arriverà (molto presto) non vi può essere clemenza e perdono. Adesso alziamo il tiro.