A Paternò si riconferma NasoNino sindaco.
A sostenere il sindaco uscente, le tessere elettorali mai rilasciate dall’ufficio elettorale del Comune di Paternò e lanciate dal balcone agli amici degli amici, l’interruzione di energia elettrica durante le votazioni con cavo staccato dolosamente e i presidenti di seggio, inesperti ma fedeli, nominati dal sindaco dopo la rinuncia dei titolari. A tutto questo va aggiunto il supporto dei traditori di Maria Grazia Pannitteri e non solo, che ha determinato circa 1.500 voti disgiunti.
Detto ciò Nino Naso ha vinto perché il popolo, contento dei 5 anni passati, lo ha scelto e su questo non vi possono essere contestazioni, almeno il giorno dopo, almeno per adesso. Voto drogato o meno il risultato è questo.
Alfio Virgolini raggiunge il 40% che in tempi normali ne avrebbe consentito l'elezione e che adesso lo pone in consiglio a guidare l’opposizione formata da 12 consiglieri che si confronterà con una maggioranza (?) che maggioranza non è, al netto di una possibile campagna acquisti, come nelle corde di chi governa.
Ma la vittoria sul piano squisitamente politico e certo, che emerge in modo chiaro e netto dal voto, è che la coalizione costruita sapientemente dall’on. Gaetano Galvagno, va oltre il 51% dei consensi e che Fratelli dìItalia con ben 3.200 voti, è il primo partito in città. Successo indubbio non solo a Paternò, perché FdI Paternò con il 16,47% è la lista che in Sicilia ha la sua più alta percentuale! Infatti, in nessun comune siciliano chiamato alle urne in questa tornata elettorale, Fratelli d’Italia ha ottenuto un simile risultato.