Musumeci parla di atti d'intimidazione, di tentati ricatti, di richieste irricevibili e di deputati che per motivi di igiene non ha voluto avere rapporti. Mentre adesso l'intimidazione (politica) la compie lui nell'apoteosi dell'ego ipertrofico. Azzera per rinominare una giunta con chi lo sosterrebbe "fino all'ultimo giorno di campagna elettorale". Ecco il vero ricatto (irricevibile), che traduciamo, chi non mi sosterrà per la rielezione è fuori dall'esecutivo. [VIDEO NELLA COLONNA ACCANTO 🔜]
«Mi sono mancati 7-8 voti, sono stato eletto lo stesso ma il dato è politico. Alcuni deputati hanno pensato di compiere nei miei confronti, come si dice nel linguaggio giudiziario, un atto d’intimidazione, si tratta di una sorta di resa dei conti dal loro punto di vista. Sono deputati che mi hanno fatto richieste irricevibili e ho dovuto dire di no o di di deputati che per una questione di igiene non ho voluto avere rapporti in questi anni. Possono pensare che questi 7 scappati di casa che un presidente che non è stato condizionato dalla mafia può essere condizionato da loro? Possono mai pensare di esercitare su questo governo qualunque tipo di richiesta trasversale mandando messaggi che appartengono al peggiore dei linguaggi della comunicazione? Sciagurati. Ho provato tanta amarezza. Sono convinto che bisogna abbandonarli per strada questi disertori, ricattatori che operano con la complicità del voto segreto. Io ho le mani libere. Restiamo a lavorare e restiamo a lavorare proprio perché non voglio sopravvivere nel palazzo ma perché ho un rapporto con la gente. Azzero la giunta, faremo un esecutivo che dovrà portarci all’ultimo giorno. Parlerò con i rappresentanti dei partiti, chiederò di darmi una rosa di assessori, alcuni saranno confermati. Qualcuno ha scritto Musumeci si dimette: io non lascio, raddoppio, rilancia; perché so di avere dalla mia parte la stragrande maggioranza del popolo siciliano al di là dei partiti».