La cosa peggiore è l’incoerenza, il governo aveva preso una linea e l'ha cambiata, cambiando solo per inseguire la Germania. È come dire che finora hanno sbagliato tutto. L'Italia di certo non è un esempio da seguire, come affermava Conte qualche mese fa. Avremmo dovuto, quindi, già da prima imitare i tedeschi, sulla sanità, sull’istruzione e negli investimenti?
Inizialmente aveva, il governo, deciso di basarsi sui dati dell’Rt e sula capienza delle strutture ospedaliere colorando le regioni italiane, rosse, arancio, gialle e invece si è cambiata rotta in sole 72 ore, da quando cioè la Germania ha deciso di chiudere tutto, una terribile incoerenza, nel momento in cui si lascia una linea per seguirne una nuova. "Electa una via non datur recursus ad alteram".
Bisognava intervenire non in tutte le regioni ma solo in quelle dove la linea dei contagi era in salita. Anche perché, rinnegare le decisioni precedenti vuole praticamente affermare che si sta ammettendo di aver fatto delle cretinate.
La Germania dovrebbe essere sì presa d’esempio per quanto riguarda gli investimenti, la scuola e la sanità. Per esempio, per quanto riguarda l’istruzione, gli studenti tedeschi negli ultimi 10 mesi sono andati in classe, mentre i nostri sono rimasti a casa a seguire le lezioni a distanza.
Sottolineiamo altresì che la Germania può permettersi il lockdown duro perché lo Stato indennizza le attività che non lavorano fino al 90%, anche con ingenti risorse a fondo perduto. L'Italia dà solo mancette che non risolvono i problemi dei cittadini.