di iena marco benanti
C'è la signora avanti con gli anni che si trova davanti il portone di casa due persone che fanno sesso in mezzo alla strada. C'è il padre di famiglia che quando parcheggia la sera si vede spuntare davanti due o tre ragazzi che gli girano attorno. Ci sono le risse a colpi di bottiglia, con annesso sangue sulle strade, ma soprattutto c'è lo spaccio a cielo aperto e la prostituzione di strada, in mezzo a tante altre illegalità, alimentate anche da un'immigrazione irregolare e di massa. Un pezzo di città, corso Sicilia e strade adiacenti, è ridotto così da anni.
Ieri sera una folta rappresentanza di residenti (vedi foto) che si sono riuniti in un comitato hanno manifestato per la legalità e contro questo degrado, con cartelli e la bandiera nazionale. Sono intervenuti, fra gli altri, gli avvocati Ivan Maravigna, che anima il comitato dei residenti da tempo, l'avv. Piero Lipera e l'avv. Dario Pastore.
Si è voluto così testimoniare uno stato di profondo disagio: persone che vorrebbero solo vivere in condizioni di non compressione delle proprie libertà personali sono, invece, costrette a subire una condizione di fatto di “reclusione” perchè un pezzo di città è fuori ogni controllo. I loro racconti sono molto simili: una vicenda che dura da tempo, malgrado promesse della politica. E certo che per mettere due lampadine in una strada per migliorare l'illuminazione -è stato raccontato- dal comune si era fatto presente che ci voleva la gara d'appalto.
La manifestazione, che si è svolta pacificamente, sotto la vigilanza delle forze dell'ordine, si stava per esaurire quando sono arrivati un gruppo di appartenenti di centri sociali che hanno cercato di impedirne, con modalità squadristiche, lo svolgimento. Freepressonline: Il video della manifestazione