di Fabrizio Giannino
Indubbiamente la provincia di Agrigento è sempre stata una repubblica a sè, coacervo di popoli e culture, dove incontri e scontri epici hanno dato luogo a svolte epocali.
Ha dato i natali a Politici eccellenti come Granata, Mannino, Campione, Capodicasa, Alfano, ma anche a politici mediocri e di basso profilo che hanno “pascolato” il loro gregge in provincia raccogliendo il consenso di ovini senza guida che in loro hanno trovato un riferimento nel vuoto cosmico della politica locale.
Oggi però la situazione agrigentina è in forte subbuglio.
Totò Cerca Casa, dopo un lungo periodo di detenzione ed una fulminante redenzione “africana” è tornato a fare politica. Lui asserisce da mentore, da grande vecchio, non più interessato all’impegno attivo, ma all’Assessorato regionale della Famiglia, presso l’Ufficio di Gabinetto della Albano, Assessore pro tempore, ha impiantato la sua nuova segreteria politica dove, a spese della Regione Siciliana, accoglie la pletora dei suoi nuovi adepti alla corte della Nuova Democrazia Cristiana.
Sebbene ormai la Nuova Democrazia Cristiana abbia preso piede in tutta la Regione Siciliana, proiettando il mitico Totò verso i fasti di un tempo, confidando in un prossimo risultato a due cifre, nella provincia di Agrigento si consuma una battaglia politica come quelle mai viste, dove i maggiorenti locali, indubbiamente resti mediocri della politica agrigentina di un tempo, si contendono l’elettorato e si coalizzano per frenare l’avanzata del Toto’ regionale.Da un lato troviamo Totò cerca casa, intento a raccogliere per il suo partito, alle prossime europee, almeno un 1% nazionale, e dall’altro il Gallo Afflitto e Zombiman, ultimi baluardi della politica politicante scorretta agrigentina, che ormai sentono sul collo il fiato del loro una volta amico, adesso acerrimo nemico.
Totò cerca casa, oltre ad avere gìà dalla sua Ras del voto agrigentino come l’On. Carmelo Pace di Ribera, il Consigliere di Favara Salvatore Fanara e l’Ex deputato ed ex vicepresidente della Commissione Sanità ARS Carmelo Pullara sta rastrellando, paese per paese, consiglieri ed assessori, implementando le fila del suo esercito a dismisura e svuotando le sacche di consenso del Gallo Afflitto e di Belzebù.
I due fino a pochi mesi fa si odiavano e si combattevano su ogni terreno, rosicchiandosi a vicenda sacche di consenso, convinti che oltre loro non ci fossero rivali in provincia di Agrigento.
Entrambi in momenti diversi hanno condiviso come anima nera un altro storico personaggio agrigentino, di Porto Empedocle, Filippo Caci, il Davide Mengacci della Politica Agrigentina, che primo all’uno e poi all’altro ha parlato male e denigrato il competitor politico, di cui conosce i vizi essendone stato in molti casi artefice. Questi prima è stato collaboratore/segretario/assistente di Zombiman poi del Gallo Afflitto, ma a differenza dei politici che ha assistito ed assiste parla con Giuseppe e Silvio, fratelli del più noto Totò Cerca Casa, ed anche con Carmelo Pullara, e a dispetto della rivalità ormai acclarata dei due politici politicanti agrigentini intrattiene rapporti e relazioni utili a potersi eventualmente, al momento opportuno, svincolare e riciclare, come fatto in tutta la sua carriera di assistente, già a partire dall’On. Sinesio per finire al recente Gallo Afflitto, ormai sempre più afflitto che gallo.
Ma tornado a Totò cerca casa, ormai il dado è tratto e Agrigento e la sua Provincia stanno per ritornare ad essere il feudo dei feudi del mitico Totò e della Nuova Democrazia Cristiana, a dispetto del Gallo Afflitto e di Zombiman, che giorno dopo giorno perdono consenso.
I due, certamente, possano ancora contare su santi in paradiso, affiliati e beneficiati, tra i quali San Filippo dal CEFPAS (che ha assunto presso l’ente la moglie del Gallo e persone vicine all’uno ed all’altro) e Marchetta dal SEUS (che ha invogliato gli autisti soccorritori a votare saggiamente manifestando la sua gratitudine e che adesso è prodigo per entrambi) ma ormai l’armata di Cuffaro cerca casa è in campo e ogni battaglia rischia di essere una debacle. Ed Agrigento rischia di diventare la roccaforte del consenso della Nuova Democrazia Cristiana ed il luogo della dipartita politica del Gallo Afflitto e di Zombiman.
Sullo sfondo l’accordo elettorale alle prossime europee tra FI e NDC, tanto caldeggiata da Schifani, ma tanto osteggiato da molti maggiorenti di FI, tra i quali appunto il Gallo Afflitto e la sua etero diretta on. Margherita La Rocca Ruvolo.
Lo scorso fine settimana la kermesse ETNA 24 organizzata da Marco Falcone ha sancito che si va avanti spediti per organizzare le prossima campagna elettorale alle europee, ma preferibilmente senza dare un passaggio alla NDC, che altrimenti rischia di diventare, in Sicilia almeno, l’azionista di maggioranza di FI, distruggendo di fatto la sua classe dirigente, invero con modestissima classe e senza capacità di dirigere, eccezion fatta per il padrone di casa che resta uno dei pochi veri politici ancora in campo, forse perché di estrazione destroide.
Schifani in tutto questo perde sempre più appeal e, pur essendo Presidente della Regione Siciliana, è sempre più solo ed ai margini di FI, anche grazie alle direttive di Tajani che lo vuole quanto prima a casa.
Si profila all’orizzonte la battaglia delle battaglie e, mentre il fuoco amico travolge la NDC tra commenti al vetriolo e distinguo, i due politici agrigentini (ormai sempre più come i fratelli Capone) fanno ancora per poco il bello e cattivo tempo, anche grazie alla disponibilità residuale di Schifani, combattuto tra Totò cerca casa ed il duo Gallo Afflitto e Zombiman.
Ma ormai il dado e tratto e presto non saranno nemmeno più ricordati come politici agrigentini ma solo come personaggio pirandelliani “grotteschi e senza autore”, che hanno solcato le scene agrigentine non lasciando nulla di loro a questa meravigliosa terra.