IGNAZIO LA RUSSA A REPORT. La nota di Senaldi.
Avevamo deciso di non intervenire nel dibattito, ma a farci accendere la lampadina è stato l'intervento su Libero di Pietro Senaldi, condirettore di Libero Quotidiano. Pubblichiamo questa clip perché si avvicina molto a ciò che abbiamo pensato subito dopo aver visto la trasmissione di Report.
Diciamo in premessa, però, che lo sforzo immane alla ricerca di materiale interessante (come afferma Senaldi) non c'è stato e quindi per "mascariare, ad ogni costo, il vice Presidente della Repubblica, obiettivo principale di questa sinistra, la redazione di Report, politicamente molto orientata, ha attinto a storie che si perdono nel tempo, mettendo in relazione fatti di per se dissociati e che non hanno oggi concreta incidenza "sull'ombelico del mondo" come definita la città di Paternò. Certamente se avessero voluto essere più cattivi, diligenti e puntuali avrebbero potuto fare meglio, ma soprattutto avere delle fonti giornalistiche migliori. Un flop nel merito, un successo nell'audience, attribuibile soprattutto al battage pubblicitario, sui social, fatto con anticipazioni che apparivano succose, preannunciando chissà che cosa, tradendo invece le aspettative dei tanti, molti, troppi curiosoni. Come dire, la montagna ha partorito il topolino. Partigiani dilettanti che hanno meritato la querela annunciata.