Questo comunicato diffuso ieri sera ci è sembrato subito molto ambiguo, nel senso che dice e non dice, ultroneo, soprattutto quando affronta il tema del bene della città . Cosa che fanno tutti. Ma chi vorrebbe il suo male? Una frase ad effetto usata principalmente da chi amministra per fare passare come tale anche i grandi affari... in modo sotteso ed elegante. Quindi abbiamo sentito l'esigenza di effettuarne l'esegesi, andando alla fonte, ad ascoltare il commissario dei berluscones di Paternò, Francesco Rinina, incontrato assieme ad Alfio Coppola e Vito Palumbo, per conoscere il senso di quanto scritto.
"Innanzitutto occorre precisare che il comunicato -ci afferma Rinina- è stato condiviso da tutti, ma proprio da tutti, fugando così ogni ombra di crisi o di diverse posizioni all'interno del partito. La motivazione, poi, che ha spinto questa esternazione, sono stati i troppi discorsi da bar che da mesi si rincorrono impropriamente. Forza Italia è all'opposizione e non ricerca poltrone o sgabellini. Diciamo no al sindaco Naso perché riteniamo che all'interno dell'amministrazione vi sia una scarsa qualità per potere condividere una visione comune della città , qualità amministrativa che in effetti finora non c'è stata, né si intravedono propositi di miglioramento. Saremmo disposti a rivedere la nostra posizione se ci fosse proposto un governo cittadino di salute pubblica con tutte le forze in campo, con personaggi di alto profilo, per dare una mano a Paternò che riteniamo, oggi, al lumicino. In passato, anche senza alcuna rappresentanza consiliare, e nemmeno in giunta, abbiamo sollecitato il governo regionale, tramite l'assessore alle infrastrutture Marco Falcone, per fare arrivare nella nostra città degli importanti finanziamenti, che poi il comune ha ricevuto. Questa la nostra visione della politica. Ma adesso bisogna mettere un punto fermo".