Torniamo dopo qualche giorno ad occuparci ancora del CEFPAS.
Molti nostri lettori bramano di notizie bollenti, ci scrivono in moltissimi e noi non intendiamo certamente deluderli.
Sappiamo anche che al CEFPAS il “regime” sta facendo di tutto per trovare talpe, informatori, nostre fonti e che vengono messi in atto tranelli sperando di scoprire le falle del “sistema”, qualche “traditore”, come se far veicolare le informazioni riguardanti un ente pubblico assumesse la forma di lesa maestà invece che un dovere civico e di civiltà .
In particolare da oggi parleremo di alcune assunzioni che questo ente avrebbe effettuato, previe selezioni “particolari”, si intende, stipulando contratti in favore di dipendenti, collaboratori e/o consulenti che certamente, casualmente (?), sono parenti, “amici”, di amici degli amici, “clienti” di politici o persone politicamente esposte del sottobosco del potere e in diversi casi, anche, amici personali del direttore del centro.
Del Tema si sono già occupati: la CGIL di Caltanissetta, già a partire dal 2021, ma anche Mario Barresi giornalista de La Sicilia, nel 2022, il Commissario Straordinario dott.ssa Giovanna Segreto, nell’aprile 2023, l’On. Valentina Chinnici del PD e l’On. Ismaele La Vardera di Sud chiama Nord e vice presidente della Commissione Antimafia ed Anticorruzione, di recente. Anche l’On. Cateno de Luca, durante la Campagna Elettorale delle regionali ultime, si è occupato di Cefpas, in una sua diretta video, ma anche dell’ente EURO fondato dall’Ing. Roberto Sanfilippo Direttore del Cefpas e dal dott. Eugenio Ceglia, saranno soci, recentissimamente nominato Direttore Generale del Comune di Palermo ed in passato molto ma molto vicino alle posizioni del PD.
Nonostante le tante attenzioni e l’interrogazione parlamentare inoltrata all’Assessore alla Salute dall’On. Valentina Chinnici, ancora non si riesce ad avere dall’Assessore Volo una sola chiara risposta inequivocabile che fughi ogni dubbio sulla liceità delle azioni messe in campo nella gestione Sanfilippo nella sua complessità . In subordine evidenziare e condannarne gli aspetti più salienti e rimuoverlo dall’incarico.
Silenzi assordanti che lasciano molti legittimi dubbi. Le complicità possono manifestarsi anche con “l’omertà ”. Numerosi Parlamentari, regionali e nazionali, ma anche nelle autorità inquirenti, ci chiedono notizie e documenti, ma la politica preferisce tacere pubblicamente con fare indifferente senza prendere posizione a tutela e garanzia della Sicilia e dei siciliani. Ma fino a quando? Chi tace è complice. Finisce qui la prima puntata di una fiction interessante. A tra poco, la seconda puntata, con dovizia di nomi illustri, che evidenzia la nuova “parentopoli” siciliana.