La domanda sorge spontanea: per legge, può un condannato essere inibito ad accedere presso altri enti e invece essere autorizzato a rientrare e ad esercitare le sue funzioni politico-amministrative al comune dove ha consumato l’illecito? Io penso che, laddove venisse eletto, la sua presenza potrebbe minare la credibilità e l’onorabilità dell’Ente. Servono risposte certe e non i comunicati stampa di parte (farlocchi?). Credo che adesso, dopo gli esposti, i cittadini aventi diritto finalmente le riceveranno. Al contrario queste elezioni subirebbero un grave vulnus.