La satira serve a “illuminare”, coprendoli di ridicolo, quegli aspetti della politica e della società, che contrastano con il sentire comune, con le regole, di cui l’autore si fa interprete più o meno fedele. Dunque la satira investe innanzitutto chi detiene il potere. Castigando pure tutti gli schieramenti in campo e in virtù della mediazione decisiva dell’autore, è sempre fortemente orientata sul piano culturale e politico, ma non su quello partitico.
È la più seria, intelligente ed incisiva delle critiche che si possono muovere. Da Giovenale fino a noi. CASTIGAT RIDENDO MORES.