18 febbraio 2022

💣 SCACCOMATTO A PATERNÒ


 Mari Sottile non ci sta. Non ha gradito evidentemente il farsi tirare per la giacca, Non ha gradito il mercato delle poltrone. Non ha gradito la solita politica politicante dei famigerati marpioni e quale professionista seria che si sarebbe spesa per la città ha rifiutato di essere oggetto delle solite liturgie riprovevoli che hanno caratterizzato le trattative di una coalizione che metteva insieme tutto e il suo contrario. È una rarità assistere oggi ad una rinuncia per una carica prestigiosa, ma la giornalista, che avrebbe sconvolto la propria vita per contribuire al riscatto di Paternò, ha mandato tutti a quel paese, non volendo rinunciare ai propri principii. 
Gentile, Tomasello, Di Caro e Rau hanno seguito la scia, chi prima e chi dopo, avendo gli stessi principi della Sottile, che sostenevano. Hanno rotto gli indugi e hanno anche loro abbandonato la pseudo-coalizione, per andare a sostegno del candidato Alfio Virgolini, coerentemente ai loro parametri, che in questi mesi e in questi anni li hanno portati a contestare questa amministrazione in carica.
Questa è stata un'opera mirabile di ingegneria politica che di fatto sconvolge gli equilibri a Paternò. 
E ora? Scrivevamo ieri sera. Numquam periclum sine periclo vincitur. Il pericolo non lo si vince mai senza pericolo.