08 gennaio 2022

💮 RAF LOMBARDO: RITORNO AL FUTURO, nonostante le intenzioni

 


Si era dimesso da governatore della Sicilia per affrontare i suoi processi. Dodici anni nel labirinto giudiziario tra accuse pesanti come macigni, processi e sentenze contrastanti. Ieri pomeriggio il verdetto di assoluzione "perché il fatto non sussiste" per l'ex presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. La stessa Corte d'appello di Catania che lo ha prosciolto dall'accusa di reato elettorale aggravato dall'avere favorito la mafia "per non avere commesso il fatto".

La Procura generale, nel processo celebrato col rito abbreviato, aveva chiesto la condanna a sette anni e quattro mesi di reclusione, accusandolo di aver, assieme al fratello Angelo, agevolato “direttamente e indirettamente” Cosa nostra, “pur non appartenendovi”, in cambio di voti. Contestazioni che però l' ex governatore ha sempre respinto sostenendo di avere “nuociuto alla mafia come mai nessuno prima”, di “non avere incontrato esponenti delle cosche” e di avere “sempre combattuto Cosa nostra”. E oggi parla di “sentenza che fa vincere la verità storica dei fatti”.

Presidente come sta oggi dopo questa sentenza?
Un senso di autentica liberazione. Mi aspettavo una sentenza giusta e questa sentenza è arrivata grazie a dei giudici che sono stati intelligenti, coscienziosi, coraggiosi. Sono consapevole che non era facile assolvermi dopo tutto quello che è successo. Ringrazio i miei avvocati: comincio con il professor Ziccone, poi il professor Maiello fine giurista e l'impareggiabile avvocato Maria Licata. Un grazie particolare a Radio Radicale e agli amici di “Nessuno Tocchi Caino”.

12 anni per un rito abbreviato sono tanti...
Per stare dietro alle menzogne di falsi pentiti che hanno alzato una spessa cortina fumogena che ha nascosto la verità...

Si è confrontato con una giustizia poco “giusta”?
Non è nel mio stile picconare le istituzioni che assicurano la difesa sociale dagli attacchi di chi viola le leggi. In questi 12 anni mi sono difeso nel processo e mai dal o contro il processo.

Come ha passato questi anni dopo le sue dimissioni da Presidente della Regione?
Certo, non sono stati anni felici. Ma bisogna prendere atto che è arrivata l’assoluzione ed è l’elemento che voglio far risaltare. Non urla di protesta o lamentele varie che non giovano ad una persona come me.

In molti pensano che tornerà a fare politica attivamente...
Tornare in politica non è nel mio orizzonte. Per esempio: ho un nipotino di 3 anni e uno di 5 mesi. Il più grande si chiama come me; il piccolo Raffaele Lombardo non avrà un nonno marchiato dall’infamia della mafia e poi la mia opzione oggi è questa: se dovessi scegliere tra un'ora da dedicare alla politica oppure un'ora dedicata a giocare con i miei nipotini, non avrei dubbi; sceglierei la seconda opzione.

Parla come se fosse un uomo nuovo…
Guardi, io non credo nel destino, ma credo nella Provvidenza essendo un cattolico. Se sono cambiato è meglio così

Quale è il ricordo più difficile da digerire?
Dopo aver scelto il rito abbreviato - che poi così abbreviato non è stato - ciò che mi ha lasciato di stucco è stata la condanna in primo grado.

Presidente le manca la vita da governatore? Oppure va avanti nel suo percorso anche se ha affrontato pesanti situazioni processuali?
Questi 12 anni mi hanno profondamente cambiato e per me va bene così. Prima cosa c’era? Venti ore al giorno di lavoro politico e amministrativo. Isolamento - non da Covid- in un appartamento a Palazzo d’Orleans delle della presidenza della Regione. Tensioni di tutti i tipi. Parlare con tanta gente.

Come mai ieri non era in aula ad ascoltare la sentenza?
Ieri è morto un mio grande e vero amico Giuseppe L'Episcopo. Per lui l’amicizia era dare tutto se stessi agli altri, 
senza chiedere nulla in cambio. Questa è la vera amicizia. Mi chiedo: Quanti veri amici ho avuto?

Però continua ad avere molti amici o conoscenti in politica
Parecchie... parecchie decine. Gli amici veri saranno 4/5. Ieri ho ricevuto migliaia di messaggi e più di 700 chiamate, non so come fare a rispondere a tutti, mi attrezzerò. Anche in politica ho degli amici cui voglio bene. A loro non mancheranno i miei consigli, il mio sostegno, la mia esperienza. Spero di fermarmi a questo.

Presidente, anni fa, appena le è stato notificato l’avviso di garanzia, numerosi politici hanno iniziato a puntare il dito contro di lei. Insomma la solita macchina del fango. Oggi a seguito della sentenza della Corte di appello ha qualche sassolino della scarpa da voler togliere?
Nessun sassolino nella scarpa. Ho comprato proprio due giorni fa delle scarpe nuove e molto belle.

fonte: Il Giornale di Mario Zoppi