08 ottobre 2021

Intervista telematica a Maria Elena Boschi... dopo il voto

 

"Al ballottaggio voterei per Gualtieri. Torino? Lì, Italia Viva è in coalizione con Lo Russo", così inizia Maria Elena Boschi

D. Renzi è soddisfatto per i risultati di Iv, canta vittoria. Lei che ne pensa?

R. "Siamo molto soddisfatti. Hanno vinto praticamente tutti i sindaci che sostenevamo, nelle grandi città. Abbiamo eletto 20 sindaci iscritti a Iv, altri sindaci in comuni più piccoli e centinaia di nostri consiglieri. Iv esiste da due anni, il M5S  dal 2009. Noi lo superiamo in moltissime realtà territoriali e lo radoppiamo in altre, come Bologna, per esempio grazie anche al bel lavoro di Isabella Conti. Gli opinionisti, i sondaggisti politici, Conte, per tutta la campagna elettorale, ci hanno spiegato che valevamo l’uno percento. Ma poi letti i risultati, quanto vale davvero oggi l’M5S?".

D. I grillini sono alle "ai titoli finali della commedia"?

R. "La caduta verticale del Movimento è evidente. Un M5S che neppure Conte, ormai nei fatti leader da tempo, riesce a rianimare…"

D. Il dato di Roma, premia più Calenda che voi, correva da solo e con una sola lista.

R. "Calenda ha ottenuto sicuramente un buon risultato, avrebbe vinto se fosse andato al ballottaggio. Noi siamo felici di aver contribuito al risultato della sua lista, con candidati di Italia Viva come Valerio Casini e Francesca Leoncini che sono stati i più votati nella lista Calenda sindaco. Altrove, come ad esempio a Napoli, noi siamo andati molto bene, non altrettanto Azione. A Bologna, dove i 5Stelle hanno avuto la prima consigliera nelle loro storia, la nostra lista ha raddoppiato il M5S".

D. Questo ipotetico Centro moderato ha troppi galli nel pollaio, o non è così?

R. "È un’opportunità e non un handicap, avere molte personalità forti. C’è un elettorato riformista, liberale, europeista, a cui dare una casa. Da qui al 2023 vedremo se ci saranno le condizioni per un progetto comune per il Paese".

D. E' chiaro che una nuova legge elettorale proporzionale facilita il progetto?

R. "Non so se si farà, ma nel caso dovrà garantire quello che è successo lunedì: l’elettore deve sapere chi governa il giorno del voto. Per me, la legge elettorale ideale è quella dei sindaci: chi vince governa, chi perde va all’opposizione".

D. Sicura che si voterà nel 2023?

R. "Non ho la palla di vetro, ma penso proprio di sì. Serve responsabilità: dobbiamo sfruttare al meglio i soldi del PNRR e uscire definitivamente dalla pandemia. Inoltre, tra i risultati delle comunali e il taglio del numero dei parlamentari, dubito che molti vogliano andare al voto".

D. Giochiamo a Qurinalia. Chi andrà al Colle?

R. "Non partecipo al gioco, è irrispettoso verso Mattarella. Draghi sta facendo bene quello che fa, ma può ricoprire benissimo anche altri ruoli. Ne parleremo a febbraio. La Meloni, ho sentito che candida Draghi al Colle. Allora inizi a dargli fiducia, inutile creare fibrillazioni adesso".

D. Cosa pensa dell'ipotesi di un nuovo Ulivo da Calenda a Conte. Letta però non vi ha citato.

"Non siamo permalosi. Letta sa leggere i dati. A Siena ha vinto il collegio grazie ai voti di Iv. Se Letta ritiene che l’alleanza con il M5S debba essere strutturale, anche se l’apporto del M5S è stato ininfluente dove erano alleati, sarà una valutazione del Pd. Anche il centrodestra ha oggi divisioni al suo interno prima inimmaginabili. Vedremo che succederà anche lì nei prossimi mesi".