E’ il cortocircuito degli enti intermedi, la loro assenza, la scuola, le associazioni, la promozione sportiva, le parrocchie, la poca attenzione alle politiche della cultura, sono la genesi di questi fenomeni, ormai peraltro generalizzati nel mondo libero. Poi la serrata del lockdown che ci ha strappato quella minima socialità, ha appesantito una situazione che già da prima era inadatta nell'affrontare, con una visione nuova che il tempo impone, il disegno di una società che corre alla velocità del web. Nelle nostre città, non solo a Paternò, mancano le strutture elementari per creare un perimetro virtuoso dove far crescere una coscienza civica per i tanti giovani che si affacciano alla vita, lontano dagli esempi spesso negativi del mondo virtuale del web. La politica, ad ogni livello, assediata e aggravata dal periodo da problemi insormontabili, ha un dovere, però, pensare a un piano di rilancio sociale, una strategia complessiva, un progetto di rigenerazione sociale. Deve incentivare la lettura nelle biblioteche, potenziare i centri culturali, i musei, lo sport. Senza non ci può essere futuro. Abbiamo scritto banalità scontate.
