12 gennaio 2021

Furbetti vaccinati fuori lista: la beffa ai più deboli, a sanitari e anziani delle Rsa

 

Furbetti ma anche molti amministrativi delle Asl autorizzati nella mappa aggiornata dei 700 mila protetti. I carabinieri del Nas acquisiscono le liste degli vaccinandi. Un caso tutto italioto.

Prima i più deboli e i più a rischio, recitano i protocolli della campagna vaccinale. I più deboli, cioè gli ospiti delle residenze per anziani, e i più a rischio, ossia medici e infermieri a contatto con i malati Covid. 

Proteggerli significava salvar loro la vita e, dunque, ridurre la pressione sul sistema sanitario. Le cose, invece, vanno al contrario. Per questo i carabinieri del Nas stanno indagando, anche in Sicilia, su quella che, se verificata assumerebbe i tratti di una vergogna assoluta che configurerebbe, tra l'altro, ipotesi di reato.

Dovrebbero spiegarci cosa ci azzeccano gli amministrativi che lavorano in ufficio, gli addetti alla manutenzione e alle pulizie, i manager, i cuochi e i camerieri delle mense, i centralinisti, gli uscieri, gli specialisti medici che non lavorano direttamente con i contagiati, per avere la priorità nelle liste dei vaccinandi, pur gravitando genericamente negli ospedali e nelle ASL?

"Oltre ovviamente ai furbi, -scrive Repubblica nell'edizione di oggi - che spuntano sempre: gli amici degli amici, le mogli dei dottori, politici locali, qualche fortunato dell'ultimo minuto. Una parata di "saltafila" che raccontiamo in questa pagina. Nelle intenzioni di chi l'ha pensata e progettata, la Fase 1 della campagna doveva avere un altro andamento, privilegiare i più vulnerabili e riservare una quota minore ai "non sanitari". Che invece oggi sono il doppio degli anziani delle Rsa".

Repubblica ha avuto accesso ai dati scorporati regione per regione, in Sicilia 61.694 vaccinati di cui 1.328 ospiti delle case di riposo e 8.719 non sanitari (amministrativi, dipendenti, pulitori, impiegati).

Esempi ne abbiamo e li abbiamo denunciati. Ma arriviamo in ritardo, perché si auto-denunciano da soli con i selfie che pubblicano sui social. Incredibile ma vero!