Le limitazioni imposte dal governo hanno scatenato gli italiani. Nel nuovo dpcm contro il coronavirus firmato da Giuseppe Conte ristoratori, commercianti e lavoratori del mondo dello spettacolo sono usciti martoriati. Non è un caso, dunque, che i cittadini si siano riversati nelle piazze in protesta. "Le manifestazioni nelle città, tolti i violenti e i provocatori, sono indicative di un sentimento collettivo rimasto fino ad ora celato", ha commentato quanto sta accadendo Alessandra Ghisleri.
Eppure quello che abbiamo visto è solo l'inizio. La pensa così il 77,5 per cento degli intervistati da Euromedia Research, di cui la sondaggista è direttrice. "Gli italiani si sentono sfibrati dalle troppe parole - verga sulla Stampa la Ghisleri -, dalla confusione, dall'approssimazione, dalla superficialità e dal continuo inseguire il contagio senza anticiparlo".
Un clima che fa pensare agli italiani che un nuovo lockdown è alle porte, nonostante le smentite del governo. "Ognuno - prosegue nelle sue rilevazioni - si rende conto che la strada verso un nuovo confinamento totale è veramente breve (50 per cento)". Non solo, perché uno su due, stando all'andamento della pandemia, si sta convincendo che sia necessario un nuovo lockdown (49,4 per cento), tra chi lo desidera di 2 o 3 settimane (29,3) e chi invece di due mesi (20,1).