“Erano i Crocetta di turno – si rileva dalle intercettazioni ciò che dice Damiani all'imprenditore sodale Manganaro - dove abbiamo chiesto l'intervento di… di… dello zio (chi sarà lo zio? forse Candela? oppure...???) e poi è arrivato pure Armao…è chiaro che ci siamo trovati sul nostro cammino degli oppositori che capivano…
cioè secondo me capivano che c'era un qualche cosa però non avevano idea, no? … perché secondo me io sono convinto che alcuni di questi non so quanto boh, comunque, probabilmente anche con una sensazione capivano... però ovviamente ringraziando il cielo nonostante a volte si siano trovati vicini però non hanno mai, mai, mai, mai. Non sono mai riusciti ad arrivare”. Infatti qualcuno come Crocetta e Armao avevano intuito che qualcosa non funzionava, ci erano arrivati vicini, ma poi...sono arrivati gli inquirenti.
ARMAO: "Gianfranco Micciche' non ha nulla a che fare con Damiani e mi risulta direttamente.Tra le prime iniziative che adottai, appena giunto all'assessorato all'Economia (dicembre 2017), dal quale dipende la Centrale unica di committenza (Cuc), l'incontro con Damiani al quale comunicai che non ritenevo opportuno che egli mantenesse la guida di questa importante e delicata struttura: sia per la singolare forma prescelta (direzione a scavalco con l'Asp e a titolo gratuito), che per le troppe critiche rilevate alla sua gestione della struttura". Lo scrive sul suo profilo Fb, l'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao.
"Gli precisai, quindi, che all'imminente scadenza dell'incarico (31 marzo .2018) fosse del tutto opportuno che la Cuc, proprio per le delicate funzioni espletate, avesse una guida a tempo pieno - aggiunge Armao - Così egli lasciò l'incarico conferito dalla precedente amministrazione. In nessuna circostanza Miccichè ha rivolto rilievi a tale scelta, in forma diretta ne' indiretta, pur avendone parlato con lui, quale coordinatore regionale, nell'ambito delle iniziative volte a rafforzare l'azione dell'assessorato regionale.
Il rapporto tra me ed il coordinatore regionale e presidente dell'Assemblea, come noto, è francamente dialettico, ma questo non mi esime dal precisare la pura realtà degli eventi e considerare inverosimili ipotesi di influenze in favore del Damiani".