D. Questo centrodestra va verso un conflitto insanabile?
R. È un conflitto controllato. Diciamo le cose come stanno. Secondo sondaggi e previsioni empiriche i tre partiti di centrodestra, FdI, FI, MPA, senza la Lega rangiungerebbero al netto delle liste civiche d'appoggio il 45% dei consensi. E se facciamo il conto della serva, con la coalizione di sinistra al 35%, rimarrebbe per tutti gli altri un misero 20%. Ecco perché qualcuno o più di uno non vorrebbe la Lega in coalizione. Che la Sudano corra da sola è ormai diventato il must. Un ragionamento machiavellico ma utile per isolare il baby boom sammartiniano e metterlo all'angolo oggi e domani. Quel caffé è stato esiziale per loro. Una scelta netta.
D. Quindi la fuga in avanti della Sudano è stata una presunzione?
R. Veda, erano abituati ai gesti di prepotenza, ma non hanno calcolato il ritorno di Raffaele Lombardo che ha fatto saltare il loro banco. Diciamo che è stata una mossa imprudente "post status quo".
D. Quindi avanti senza Lega? E cosa succederà nel post elezioni?
R. Nessuno, dico nessuno, anche se il solo a dirlo esplicitamente sono gli Autonomisti, vuole alleati i leghisti, o meglio il club Sammartino-Sudano, li ritengono, è anche il mio pensiero "autonomo", insopportabii per l'arroganza che dimostrano. Un risultato misero su Catania, dove loro hanno fatto una scommessa, li metterebbe all'angolo con le conseguenze che ci saranno. Ricordo solo che Valeria Sudano alle elezioni politiche è risultata eletta col contributo fondamentale degli alleati e che solo il 5% dei consensi sono attribuibili alla Lega come risulta dai dati del calderone divisi per lista.
D. Quindi?
R. Che la Sudano vada a contarsi per conto suo. Speriamo che non partecipino al tavolo di mercoledì dove noi sceglieremo il candidato in tranquillità e dopo questa tornata elettorale tireremo il saldo.
ECCO LA PROVOCAZIONE ESPLICITA DI IERI: