«Illuminare un monumento è un vero e proprio progetto di narrazione dell’architettura, significa rendere iconico uno spazio, un luogo. Significa modellare, plasmare, enfatizzare, riscrivere il palinsesto dei segni che costituiscono l’edificio: cornici, paraste, bucature, tessiture, orientamenti. Illuminare è come disegnare una nuova scena, inattesa e teatrale. Una modernità necessaria che deve essere garbata, prudente, mimetizzata, fino a sembrare eterea. Una luce che si rende visibile senza mostrare la sua fonte. Illuminare significa generare un nuovo paesaggio, diurno e notturno. Forse tutto sembrerà persino ammaliante alla fine, con le luci accesse ma il rischio è che si usi in forma eccentrica e folcloristica la materia luce e che di giorno le sue estensioni tecnologiche diventino invadenti e inopportune».