Anche di fronte all'evidenza, Giuseppe Conte nega. Il premier in conferenza stampa sul nuovo Dpcm è stato incalzato da Jana Gagliardi.
La giornalista di Sky Tg24 ha chiesto delucidazioni in merito ai ritardi: "Perché siete arrivati in piena notte con queste misure?". La risposta ha quasi dell'assurdo. "Lei la fa facile - ha replicato il presidente del Consiglio - fosse stato per lei avrebbe già disposto da tempo i ristori. Non c'è nessun ritardo nella misure, che toccano un periodo dal 24 dicembre al 6 gennaio. Stasera il decreto va in gazzetta ufficiale, interveniamo preventivamente e contemporaneamente mettiamo sul piatto 645 milioni". Eppure, poco più di una settimana fa Palazzo Chigi aveva lasciato trapelare una possibile apertura. Sia nei confronti degli spostamenti, che negli ospiti permessi per il cenone natalizio.
Poi la Gagliardi contesta il numero di due persone ospiti all'interno delle case: "Ma non si era detto che è incostituzionale controllare le abitazioni delle persone?". La replica lascia quasi senza parole: "Siccome siamo in zona rossa noi interveniamo sulla circolazione, sugli spostamenti. Eventualmente se lei andrà in un'abitazione, si potrà verificare dopo". Un modo come un altro per dire: niente controlli in casa, ma poco più fuori sì.