25 novembre 2020

25 novembre: Il Presidente della Repubblica contro la violenza di ogni tipo sulle donne

 


«NON C’E’ SOLO LA VIOLENZA FISICA,
MA ANCHE LE VESSAZIONI PSICOLOGICHE
, I RICATTI ECONOMICI, LE MINACCE. DOBBIAMO, SPEZZARE QUESTA CATENA, IN UNA SOCIETA’ DEMOCRATICA LE DONNE NON DEVONO AVERE PIU’ PAURA». 


Le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sono molto significative in una giornata come quella di oggi nella quale si celebra la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.


“La ricorrenza di oggi induce a riflettere su un fenomeno che purtroppo non smette di essere un’emergenza pubblica” scrive il Presidente della Repubblica.

“Le notizie di violenze contro le donne occupano ancora troppo spesso le nostre cronache” tuona Sergio Mattarella specificando che tutto questo sta “offrendo l’immagine di una società dove il rispetto per la donna non fa parte dell’agire quotidiano delle persone, del linguaggio privato e pubblico, dei rapporti interpersonali”.

“Le istituzioni – sostiene il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella –hanno raccolto il grido di allarme lanciato dalle stesse donne nonché dalle associazioni, riprese dalla stampa e dai siti di informazione“.

Proprio per queste ultime il Presidente della Repubblica ha dedicato parole forti e di sostegno alla loro lotta contro la violenza sulle donne.

Dicendo “che da decenni sono impegnate per estirpare quella che è, ancora in troppe situazioni, una radicata concezione tesa a disconoscere la libertà delle donne e la loro capacità di affermazione” il Presidente ha mostrato il proprio totale sostegno e ringraziamento ad essi.

In conclusione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la sua sentita dichiarazione in occasione della “Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne” ha poi espresso un appello alle donne stesse.

“Per questo resta fondamentale, per le donne che si sentono minacciate, rivolgersi a chi può offrire un supporto e prevenire la degenerazione della convivenza in violenza“.

NOI CI SIAMO!