Ora è il turno di Giorgio Napolitano. In collegamento con Quarta Repubblica, Alessandro Sallusti punta in alto. Anzi, in altissimo: al Quirinale, commentando la vicenda di Luca Palamara e la chat dei magistrati contro Matteo Salvini. "Spero che domani mattina dei funzionari vadano a casa di Napolitano e gli notifichino un avviso di garanzia - tuona in diretta il direttore del Giornale - perché per 20 anni ha indirizzato la magistratura".
Quanto visto in questi giorni su Salvini, sostiene Sallusti, è la fotocopia di quanto accaduto negli scorsi decenni contro Silvio Berlusconi.
"Noi lo sosteniamo da 20 anni, perché se l'unica condanna definitiva di Berlusconi è quella che non poteva aver commesso, la sostanza è che come dice Palamara, dovevano fermarlo". Il problema è il riflesso sulle istituzioni: "Un magistrato quando non appare più imparziale non può fare il magistrato! Si è rotto un vaso di Pandora da cui è uscita una magistratura corrotta e disonesta, non si può vivere in un Paese con una magistratura così corrotta!" "Se una frase come questa ( quella pronunciata da Palamara, ndr ) fosse stata intercettata ad un cittadino o ad un imprenditore sarebbe già in galera"