31 maggio 2020

PALAMARA, COZZI E I 49MILIONI DELLA LEGA


Questa chat finora è rimasta fuori dal dibattito, ma a prescindere del merito finale della vicenda giudiziaria, questo sottolinea come la magistratura operava politicamente a senso unico, come braccio armato del PD:
È l'8 maggio 2019 e dalla conversazione si evince chiaramente come il PD gestiva fatti politici con i magistrati del cerchio Palamara. L' ex sottosegretario Luca Lotti è stato intercettato dal trojan inoculato nel cellulare del pm Luca Palamara. Uno dei presenti alla cena, un imprenditore di nome Simone, con forte accento toscano, chiede «dove sono andati a finire i 49 milioni di euro» della Lega. Palamara: «Questo ce lo dovrebbe dire Franco (Cozzi, procuratore di Genova, ndr)» e Lotti: «Ecco ce lo dovrebbe dire il procuratore di Genova che è un suo amico per me li hanno utilizzati per la campagna elettorale di sicuro per tutto il sistema di notizie per Facebook».
In un altro punto si riparla della Lega e del governo. Palamara: «Ma questi così come fanno ad andare avanti, fammi capi' adesso stanno esagerando». Lotti: «Eh lo so, ho visto Giorgetti prima (Giancarlo, sottosegretario di Palazzo Chigi, ndr) poi Francesca Verdini (la compagna di Matteo Salvini, ndr) mi ha detto che poi ti racconterò loro se non fanno il 35 (alle Europee, ndr) loro vanno avanti Luca, che è un bene anche per noi che non saremmo mai pronti ora». Palamara: «Sì se vanno avanti è meglio però così diventa una cosa». Lotti: «No e si dovranno aggiustare».