09 marzo 2024

🔴 CEFPAS, SIAMO AL REDDE RATIONEM. IL GOVERNO CASSA LA NORMA.


 Più di 20 articoli sul CEFPAS di Caltanissetta evidenziando una serie di punti oscuri nella conduzione dell’ente con presunte responsabilità e fors’anche connivenze trasversali tra Management dell’organismo, che ricordiamolo è pubblico, i politicanti e l’assessorato regionale della Salute.  

Da un lato, volendo usare un eufemismo, leggerezze (molto eufemismo) nella conduzione, e dall’altro, superficialità, connivenza, distrazione da parte dell’organo di vigilanza e controllo… anzi fors’anche più.


Ma se in un primo momento pensavamo che la responsabilità nell’approccio “light” nelle assunzioni e nell’applicazione di contratti di categoria non pertinenti, nell’affidamento di appalti e forniture con un eccessivo ricorso all’affidamento diretto, nella conduzione generale dell’ente, fosse prevalentemente del management, espressione di una politica deleteria della peggiore specie, con l’adozione da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana di una norma che trasforma il CEFPAS da ente strumentale dell’Assessorato della Salute a ente del Servizio Sanitario Regionale, abbiamo con amarezza dovuto prendere atto che si è trattato di ben altro e che il CEFPAS, è stato così certificato, essere un feudo da “usare” più per fini di personali e di parte, che per soddisfare un interesse pubblico.

Con i nostri articoli abbiamo percorso in lungo ed in largo una serie di vicende che talvolta sono apparse quasi grottesche, evidenziando che l’ente è stato cosa loro e non ente collettivo, del popolo siciliano. 

Abbiamo ricevuto invettive, insulti ed anche promesse di querele, che non ci hanno lambito più di tanto e che al contrario hanno confermato la bontà del nostro lavoro di giornalismo d’inchiesta, acquisito documenti, testimonianze, messaggi di ogni tipo a sostegno, che dato più forza e conferma che il nostro lavoro era nel giusto. Certo non abbiamo ancora pubblicato la parte più sconcertante e miserrima del CEFPAS history, una vera bomba che ci riserviamo per altra stagione.

Da ultimo ci siamo occupati dell’art. 25 comma 2 della Legge di Bilancio della Regione Siciliana pubblicata sulla GURS il 20 gennaio 2024, con la quale l’ARS ha approvato la trasformazione del CEFPAS in Ente del Servizio Sanitario Regionale. Norma fortemente voluta da una serie di loschi figuri più interessati a sanare le nefandezze messe in atto negli ultimi anni (riguardanti anche le assunzioni di mogli, parenti ed amici di politici e maggiorenti) che a dare alla Regione Siciliana un organismo per migliorare la qualità della sanità siciliana.

Abbaiamo scritto in lungo ed in largo che la norma era palesemente illegittima e che per una questione analoga riguardante l’ARPA Sicilia, la Corte Costituzionale, su sollecitazione della Corte dei conti, era stata costretta ad intervenire per dichiarare la norma illegittima aprendo una inchiesta della Corte dei Conti per l’impiego delle risorse del Fondo Sanitario Nazionale per finanziare un ente che non partecipava al raggiungimento dei Livelli Essenziali di Assistenza. 

Abbiamo esortato la politica a non cadere nel tranello messo in piedi da quattro politicanti che avevano tutt’altre intenzioni. Non siamo stati ascoltati e, seppur con la dicitura “gli effetti discendenti decorrono dalla data di entrata in vigore della presente legge” , quindi in parole povere senza effetto retroattivo, come qualche buontempone pensava di far approvare la norma, la norma è passata ed è stata  pubblicata. Per la felicità (hanno pure brindato) di tutti quei straccioni, figli della peggiore politica, che contavano in tal modo il mantenimento della status quo, il clientelismo e il malaffare. 

Giovedì pomeriggio però ha avuto luogo una lunga ed articolata call (video conference in remoto) tra il Ministero della Salute e l’Assessorato della Salute, durante la quale ogni nostra profezia si è materializzata.

Nonostante la strenue difesa della norma da parte del Dirigente Generale Salvo Iacolino (che notoriamente è più un soggetto politico che un burocrate), il Ministero della Salute ha rappresentato che la norma va bocciata perché palesemente illegittima nella forma e nella sostanza. Ed a nulla è valso richiamare un parere dell’agosto scorso che l’Assessorato della Salute ha richiesto ed ottenuto dal Ministero, su sollecitazione proprio del CEFPAS e del suo Management, interessato più a sanare con un colpo di spugna la lunga serie di illegittimità messe in atto che a gestire l’ente nell’interesse della Mission originariamente affidata. 

Adesso il problema assume una dimensione difficilmente controllabile. Infatti quando arriverà la nota della bocciatura, cominceranno i veri guai per gli attori di questa triste vicenda. 

Infatti per anni l’ente è stato gestito come se fosse un ente del servizio sanitario, senza che lo fosse, avvalendosi di norme e cavilli che, stante la peculiarità del comparto sanitario, caratterizzato sovente da necessità impellenti e di urgenze, consentiva deroghe e scorciatoie, che non potevano essere assunte. A cominciare dalle assunzioni per finire agli appalti e alle forniture. Adesso chi ha firmato gli atti in dispregio a norme e regole dovrà preparare la valigia !!!!! 

Ma vi è di più. L’ente è stato finanziato con le risorse statali assegnate alla Regione Siciliana a valere sul fondo sanitario nazionale, fondi che sono a destinazione vincolata e vanno impiegati esclusivamente per finanziare il raggiungimento e mantenimento dei Livelli Essenziali di Assistenza. Parliamo di poco più di 5milioni di euro l’anno solo per le spese di funzionamento, senza considerare qualche centinaia di milioni di euro affidati all’ente per vari progetti che poco o nulla hanno a che fare con la mission statutaria. 

Orbene siamo ormai alla resa dei conti. Infatti, scusate il gioco di parole, adesso tocca alla Corte dei conti, che dovrà, come per l’ARPA Sicilia, fare i conti e mettere ordine in un ambito dove l’ordine non c’è stato e dove l’impiego del denaro pubblico è stato fatto in dispregio delle più elementari regole. 

Ma toccherà anche alla Magistratura Ordinaria approfondire il tema per comprendere ed all’occorrenza sanzionare, una lunga serie di atteggiamenti e comportamenti messi in atto e da noi denunciati, che potrebbero palesare responsabilità non solo contabili. Individuare e sanzionare i responsabili, sia che siano parte del management, che della burocrazia interna connivente, che dei politicanti che li hanno foraggiati e sostenuti.

Spiace dovere dire “ve lo avevamo detto”, ma purtroppo è cosi e noi vi avevamo messo in guardia, sebbene con i nostri modi, ironici, istrionici, satirici, provocatori, avevamo avvisato il cittadino che la politica che era bene smettere di dare sponda ad una gestione del CEFPAS più che discutibile che si è dimostrata essere quella che noi avevamo denunciato.

Noi siamo sulla sponda del fiume ed aspettiamo i cadaveri che passano e nessuno può dire che non l’avevamo detto. Una Regione Siciliana, sfregiata e abusata, da manager, burocrati, politicanti, che con il loro deprecabile comportamento hanno dimostrato di non meritare alcuna fiducia per avere tradito il mandato loro affidato. Cambiare marcia è indispensabile, prepariamo la ghigliottina.